mercoledì 18 maggio 2011

7 errori tipici


Nel bel film “Macht Point” il protagonista, un assassino mosso dall'avidità, uccide la bellissima Scarlett Johansson, la donna che lo ama, per poter convolare a nozze con una ricca ereditiera. Organizza un piano ben studiato per non essere scoperto, ma compie un errore che può essergli fatale. Volendo occultare ogni cosa che lo lega al delitto, lancia verso il fiume l'anello sfilato alla donna che ha appena assassinato, ma, senza che l'uomo se ne accorga, l'anello colpisce il bordo della ringhiera che si affaccia sull'acqua, compie una giravolta nell'aria e, per puro Caso, anziché cadere in acqua, finisce a terra. La polizia, che già cominciava a sospettare dell'assassino, ritrova l'anello...e, grazie a questa prova decisiva, arresta..... un tipo, un innocente, che  l'aveva casualmente visto per terra e raccolto. L'assassino è salvo.
Imprevedibilmente... la mossa sbagliata, fatta al momento giusto cambia il suo destino.
Il film è pura arte e, attraverso questa storia apparentemente paradossale, ci parla di purissima scienza: teoria del caos e teoria dei giochi.
Ci racconta come in un sistema caotico interviene il Caso e, grazie ad esso, anche un errore può risultare la mossa vincente. 

Anche nel caos dei mercati può capitare che un trader risulti vincente grazie ad una o più decisioni sbagliate. Succede davvero e succede spesso. Ma si tratta di fatti eccezionali, seppure frequenti.
E, come è noto, l'eccezione conferma la regola: per risultare vincenti sul lungo termine bisogna limitare al minimo gli errori.
In effetti, al di là dei paradossi, per giocare al meglio la propria partita, il trader deve acquisire ampie conoscenze teoriche ed alcune abilità pratiche. Ne parleremo diffusamente proseguendo il nostro viaggio che, appunto, parte dal “sapere” per puntare al “saper fare”.
Fra le cose da sapere ci sembra utile segnalare che, mentre gli ingredienti per fare un buon trading sono numerosi, basta un solo errore per fare un cattivo trading. E' un po' come in cucina dove basta un pizzico di sale di troppo per rovinare un piatto di minestra.

In tal senso le 7 regole (quasi) d'oro, che ho riassunto nel post precedente, rappresentano una buona ricetta per cucinare, a fuoco lento, un ricco e gustoso piatto, ma bisogna fare attenzione a non renderlo sgradevole con il classico “pizzico di sale” di troppo e a non farlo bruciare per la troppa fretta di cuocerlo e mangiarlo.
Mi spiego meglio. Molti trader, pur non essendo del tutto sprovvisti di conoscenze, spinti dall'ansia di cogliere ogni opportunità di profitto, si vanno a cacciare in molti trade negativi. Lacune teoriche, esperienza insufficiente, fretta di guadagnare, incapacità di limitare le perdite, atteggiamenti da giocatore d'azzardo costituiscono il comune viatico per fare del trading una esperienza frustrante.
In realtà, gli errori tipici dei traders sono talmente numerosi da non essere facilmente riassumibili tutti. Qui si propone la selezione di quelli che risultano più frequenti e più dannosi:
  1. Cominciare ad operare senza studi sufficienti
  2. impegnare denaro reale prima di aver fatto trading simulato
  3. fare trading senza una strategia di gestione del capitale
  4. aprire trade senza un proprio piano operativo ben definito
  5. fare trading troppo spesso, operando ogni giorno
  6. vedere” un trend e accodarsi, seguendo il pericoloso motto “trend is my friend”.
    In effetti quando un trend si rende visibile, questo è probabilmente vicino al suo esaurimento e potrebbe improvvisamente ritracciare.
  7. Eccesso di fiducia nella propria capacità di previsioni sulla direzionalità del mercato, sottovalutandone la volatilità o evitando di considerare elementi che contraddicono la 
    previsione.


    Li abbiamo posti in evidenza, in ordine di pericolosità e di importanza, in modo che chi legge possa riflettere su ciascuno di essi per verificare se rientrano fra le cause dei propri errori e considerarli come eventuali lacune da colmare per migliorare la propria operatività.
    E' doveroso chiarire che limitare l'elenco degli errori a sette rappresenta un puro arbitrio.
    Infatti l'elenco potrebbe tranquillamente continuare con:
  8. aprire trade senza misurare il rischio assunto o con un rischio eccessivo rispetto al capitale disponibile per il trading
  9. aprire un trade in controtendenza perchè il mercato è sceso (o è salito) troppo
  10. tralasciare di inserire lo stoploss non limitando le perdite
  11. Non chiudere una posizione in perdita nella speranza che il mercato cambi direzione
  12. mediare al ribasso
  13. ecc...
Chi non impara dai propri errori è destinato a ripeterli all'infinito.
Concludendo, tutti possono aprire un conto on line e accedere con il proprio computer ai mercati per operare. Ma l'aspirante trader di successo deve presentarsi all'appuntamento con il mercato con la necessaria modestia, fare un bilancio delle proprie competenze, colmare il più possibile le proprie lacune, allenarsi con il trading simulato, acquisire uno stile di trading giudizioso e prudente. Non può limitarsi ad accendere il computer e dare una rapida occhiata ai grafici per decidere se comprare o vendere un titolo, come non può pensare di mettersi ai fornelli solo perché ha imparato ad accendere il gas. L'acqua che bolle in pentola rappresenta, similmente ai mercati, un sistema caotico. Per preparare un piatto di qualità occorre conoscere i molti segreti della buona cucina, essere un cuoco attento e professionale, che sa scegliere e utilizzare i migliori ingredienti disponibili. Se non esagera con il sale potrà assaporare un piacevole e ricco piatto.
                                     
                                                                    "In economia, gran parte della saggezza
                                                                      consiste nel sapere cosa non sai."
                                                                                         John Kenneth Galbraith
                                       7 regole (quasi) d'oro

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