domenica 1 maggio 2011

Complessità e caos

   Gli studi sulla complessità hanno visto progressivamente integrarsi i risultati provenienti dai più diversi ambiti di ricerca scientifica: la teoria dei sistemi dinamici non lineari, la termodinamica del non equilibrio, la sinergetica. Ha così preso corpo la cosiddetta Teoria della Complessità, che pur non avendo ancora una sua struttura completa e coerente, in quanto i suoi assunti  derivano da numerosi e diversi campi di indagine, studia il comportamento dei sistemi complessi e l'apparente casualità dei loro fenomeni ed è riuscita ad individuare importanti principi generali.
Con l'avvento dei computer e della loro nuova potenza di calcolo, gli scienziati hanno potuto verificare che i fenomeni naturali sono essenzialmente:
  • circolari(cause che generano effetti, che a loro volta si ripercuotono sulle cause, generando ulteriori effetti e così in continuo...)
  • iterativi (determinati da un numero elevato di ripetizioni di procedure semplici)
  • sensibili alle condizioni iniziali (fortemente influenzati da piccole variazioni delle informazioni note)
Quanto più nel sistema si rafforzano queste caratteristiche, tanto più il sistema passa da un comportamento deterministico (quindi, prevedibile) ad uno complesso (a prevedibilità limitata), e, al suo estremo, a sistema caotico (imprevedibile ed estremamente sensibile alle piccole variazioni delle condizioni iniziali).
Il caos, come la complessità, può essere definito come una successione di eventi non prevedibili. Tuttavia, le diverse ricerche sulla complessità e sul caos vanno alla ricerca di principi generali e “regolarità” sottostanti le apparenti irregolarità e casualità di tali sistemi .
Grazie a tali studi si è finalmente scoperto che il il caos e le turbolenze dei sistemi complessi possiedono proprie leggi (vedi: Sinergetica).


"La vera conoscenza consiste nel sapere che si sa quello che si sa e che non si sa quello che non si sa"                                                                                                                                                                                                                                                                                   Confucio

4 commenti:

  1. Interessante, ma nel momento in cui scopriamo una possibile "legge" che guida queste turbolenze come facciamo a sapere che questa legge sia effettivamente reale e non dovuta ad una ricerca statistica eccessiva.
    In pratica non potrebbe essere che questa legge è dovuta ad una manipolazione statistica (involontaria). Lo dico perchè nel trading è la norma vedere correlazioni dove queste non esistono, solo che quando il trader se ne accorge è troppo tardi

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  2. La tua riflessione è assolutamente da condividere.
    Per quel che se ne sa, ancora oggi, sui mercati dominano emotività e caso.
    Ma come diceva Pasteur "il Caso favorisce le menti preparate".

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  3. Volevo aggiungere che le mie considerazioni non vogliono essere distruttive, caso mai costruttive. Inoltre, il fatto che per ora non sia stata trovata una valida teoria per spiegare determinati movimenti dei prezzi, non significa che non esista, è praticamente un altro modo per dire "il caso favorisce le menti preparate".

    Se ti interessa avere qualche lettura particolare sul trading ti consiglio:
    http://www.seykota.com/tt/
    Chissà non si riesca a fare una trading tribe anche nello stivale!!
    si parla di trading, ma prende anche in considerazione altre branche della vita...
    Credo il trading sia come l'alchimia, e da bravo alchimista cerco le risposte in tutte le sfere della vita, economiche e non.
    Ti seguirò volentieri

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  4. Ti ringrazio per l'attenzione e per la segnalazione del sito. Proverò ad approfondirlo.

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