venerdì 20 maggio 2011

Il trend: l'ordinatore di un sistema caotico

Ho già segnalato il bel libro di Hermann Haken, Sinergetica, provando a riassumerne sinteticamente le tesi (vedi il post: “sinergetica”). E' un testo estremamente intrigante, a metà fra filosofia e scienza. Il libro parla principalmente di fisica, ma descrive minuziosamente le analogie fra fenomeni del mondo fisico e comportamenti umani, sociologia e psicologia sociale. Qual'è la sua utilità pratica per il trading? Vediamo cosa ci insegna sui trend.
Leggiamone un passo decisivo: “l’opinione dominante ha la funzione di un ordinatore che asservisce le opinioni personali. Ciò è una diretta conseguenza del fatto che le persone sono per loro natura influenzabili. Nel processo di formazione di una opinione dominante entra sempre in gioco una certa influenzabilità degli uomini. Ciò ha origine da una disposizione psicologica innata, ma è anche una reazione naturale dell’individuo all’ambiente. La civiltà moderna ha costruito intorno all’uomo un ambiente straordinariamente intricato, in cui non è sempre facile raccapezzarsi: il singolo individuo ha difficoltà con le sue sole forze a trovare le giuste risposte per decidere le proprie scelte, specie nelle fasi di incertezza. Di conseguenza ogni individuo tende a prestare attenzione alle azioni e alle opinioni degli altri. Esperimenti di psicologia sociale hanno mostrato che, in buona percentuale, le persone aderiscono persino ad opinioni dominanti che pure ritengono errate.
L’influenzabilità reciproca ha come conseguenza un effetto di rafforzamento dell’opinione dominante, proprio come avviene nella formazione di un raggio laser: se predomina una certa onda alla fine essa vince la gara con tutte le altre e un numero sempre maggiore di atomi cade sotto il suo dominio. Una cosa analoga accade nella formazione dell’opinione pubblica dominante: un numero sempre maggiore di persone cade sotto il suo predominio e finisce per sostenerla.” (H. Haken).
Peraltro, recentemente gli scienziati che studiano i meccanismi delle decisioni hanno dimostrato che un alto numero di informazioni mette in difficoltà il nostro cervello e ci spinge a scelte più emotive che razionali. Gli esperimenti hanno mostrato che questo problema si è accentuato a causa delle nuove tecnologie e di internet che ci inondano con flussi continui di notizie di ogni tipo. Alla luce di queste conoscenze, mi sembra abbastanza utopistico ritenere che l'individuo possa facilmente sottrarsi al condizionamento dei comportamenti collettivi, specialmente quando questi assumono carattere di euforia o di panico.
In altri termini, l'influenzabilità delle scelte individuali determina l’effetto gregge, un fenomeno ampiamente verificato e spiegato dalla sociologia che si manifesta sempre nei comportamenti della folla o nell’affermarsi delle mode. Nei mercati finanziari è alla base dei grandi movimenti di prezzo. E ne spiega compiutamente l'apparente irrazionalità.

Quando si osserva un mercato qualsiasi, si vede spesso un tipico movimento oscillatorio di ampiezza variabile: il prezzo va sù e giù continuamente per effetto delle diverse opinioni degli operatori, del susseguirsi di news capaci di produrre piccole reazioni, dell’emotività dei trader animati da speranze e paura. Normalmente, e per la maggior parte del tempo, il mercato si muove senza una precisa direzione.
Poi ecco che, inaspettatamente, parte un trend; il prezzo, lentamente o anche bruscamente, comincia ad accelerare il suo movimento in una direzione precisa. Quale novità ha messo in moto l'improvvisa accelerazione? Non sempre è dato saperlo. Ma qualcosa (forse l'uscita di un dato anche marginale, una new, una dichiarazione) ha fatto formare una più confidente opinione sul fatto che quel prezzo dovrà salire oppure scendere. Ed il fatto che effettivamente il prezzo si sta muovendo in una direzione spinge molti operatori ad accodarsi al movimento pur non conoscendone le ragioni. E' come il montare di una onda. Si è formata una opinione dominante. E’ nato un trend, che al suo manifestarsi si comporta appunto come un ordinatore, nel senso di “obbligare” via via un maggior numero di operatori ad adeguarsi il più velocemente possibile per non perdere i propri soldi.

    Ma come può essere interpretato, in questa chiave, il fatto che sui vari timeframe si osservano spesso trend così diversi ed opposti? Ciò si spiega, stando alla sinergetica, in quanto all'interno di una opinione di lungo periodo che produce una tendenza duratura, si formano opinioni contrarie di breve durata e peso minore che sviluppano controtendenze temporanee. Così un titolo rialzista sul grafico mensile, può risultare ribassista su quello daily. E' una tipica reazione o correzione, molto frequente sui mercati. In effetti, ciò vuol dire che in certe fasi, l'opinione dominante rialzista è sostenuta dalla maggior parte degli operatori, e, tuttavia, si è formata una agguerrita minoranza, che prova a contrastarla.
    Ciò implica che, di norma, se in un uptrend si osserva una correzione ribassista, la ripresa della salita sarà estremamente probabile. Ciò vale fondamentalmente per i trend di lungo periodo osservabili su grafici mensili e settimanali. Lo stesso fenomeno è tuttavia riscontrabile sui timeframe brevi. Ad esempio, un trend visibile sul grafico a 5 minuti, potrà avere numerose reazioni in controtendenza sul grafico a 1 minuto. Tutti i trend sono ordinatori e quelli del timeframe maggiore predominano su quelli osservabili sui timeframe minori.
                    
               "La maggior parte delle idee fondamentali della scienza
              sono essenzialmente semplici, e possono, come una regola,
              essere espresse in un linguaggio comprensibile a tutti"                              
                                                                   Albert Einstein


5 commenti:

  1. Bell' articolo, complimenti. Sul libro di Elder ho letto e sottlineato una citazione che ben combacia con quanto scritto da te: "La mente umana ha bisogno di trovare un ordine al caos, e per molti una qualunque illusione di ordine è preferibile all'assenza di ordine. Saluti

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  2. Bell' articolo, complimenti. Ho appena letto e sottolineato sul libro di Elder una citazione che in fondo è la stessa cosa di quanto hai scritto tu: "La mente umana ha bisogno di trovare un ordine nel caos, e per molti una qualunque illusione di ordine è preferibile all'assanza di ordine" e lo dice dopo aver detto che circa l'80% di quello che appare come un ciclo in realtà è rumore. Saluti

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  3. Grazie Scheggia97.
    Mi fa piacere che rompi il ghiaccio esprimendoti con una valutazione sui contenuti del post.
    Al di là dell'articolo, mi sembra interessante verificare quanto consenso/dissenso c'è fra i traders che leggono il blog sulle tesi che sto proponendo come sintesi della mia esperienza.
    Come è stato detto, l'esperienza è fondamentale per fare bene in questo campo e confrontare teorie con l'esperienza di molti può risultare particolarmente proficuo.

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  4. Mi piace la riflessione sull'influenzabilità dell'individuo e l'effetto gregge.
    Però la mia conclusione è differente.
    Più traders sono convinti di una direzione e più è facile che si vada in quella opposta; questo perchè nel "gioco della borsa" per guadagnare ci deve essere qualcuno che perde.
    Le cosiddette "mani forti" sono coloro che comandano l'asta e che hanno l'interesse a spingere i piccoli/medi investitori nella direzione per loro più proficua; da qui l'utilità del monitoraggio sui volumi.
    Purtroppo il valore intrinseco delle azioni lascia spazio più spesso alla speculazione:la possibilità di vendere allo scoperto è la garanzia perchè tutto questo possa realizzarsi. Spero di essere stato sufficientemente chiaro.

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  5. Grazie per il tuo contributo. Rispetto il tuo punto di vista, ma non lo condivido. E' evidente che non sono i piccoli traders ha creare i trend. Come è evidente che sui mercati agiscono "mani forti" che provano continuamente a pelare i pesci piccoli. Ma anche i pesci grossi soggiacciono alla legge sinergetica che ho descritto.
    Va anche considerato che, a differenza del mercato azionario sicuramente manovrabile e manovrato, il mercato valutario ha una dimensione enorme e manovrarlo è praticamente impossibile.

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