martedì 21 giugno 2011

La Posizione Zen

Uno degli argomenti molto dibattuti sul trading è il tema della disciplina del trader. Da più parti si sostiene la necessità per il trader di avere un proprio piano, o sistema di regole operative, da applicare rigorosamente. Molti, però, confondono il tema delle regole, intendendolo riduttivamente come problema di procedura da seguire per aprire e gestire i propri trade. Si genera così l'equivoco che gli elementi fondanti della disciplina devono essere ricercati nel modo di considerare i grafici, l'attenzione alle news, gli indicatori tecnici e i loro segnali da rispettare. In base ad un simile malinteso molti trader si sforzano di definire i loro rigidi protocolli, le procedure da seguire per l'apertura e la gestione ottimale dei trade (vedi: La tecnica perfetta). Ma sono completamente fuori strada. In effetti la disciplina necessaria al trader è di tipo del tutto diverso. Parliamo di disciplina psicologica.
Per operare con profitto il trader deve conquistare un particolare stato mentale, la condizione psicologica ideale, lo “stato di grazia” che, di per sé, gli può conferire un duraturo vantaggio. E' uno stato che possiamo chiamare di Posizione Zen.
Ma cosa deve fare il trader per raggiungere questa condizione ed operare sempre con questo tipo di atteggiamento mentale?
Innanzitutto, a mio giudizio, deve sgombrare la mente dalle pericolose illusioni di facile arricchimento, che sono quasi sempre all'origine di un approccio spericolato e superficiale al trading. La speranza ingenua di poter battere costantemente e di larga misura il mercato, di poter bruciare le tappe e raggiungere in breve tempo grandi risultati induce gli aspiranti trader ad operare troppo frequentemente per non perdere nessuna “opportunità”. Ma questa ansia di far risultato, che spesso si accompagna ad impreparazione ed inesperienza può solo generare perdite di capitale e di autostima.

Un primo passo verso la Posizione Zen si può compiere con la decisione di darsi obiettivi modesti e realistici, come ad esempio quello di generare con la propria operatività di trading un profitto ragionevole e limitato, ad esempio l'1% mensile, che, come si dovrebbe sapere, rappresenta già un gran bel risultato. Solo quando tale risultato è raggiunto, si può provare ad alzare l'asticella e puntare a rendimenti maggiori.
Ma per trovare il proprio “stato di grazia” il trader, prima di operare con “soldi veri” deve anche fare un serio “bilancio delle proprie competenze” e, se necessario, colmare le lacune delle conoscenze di cui necessita per diventare un trader esperto.
Attraverso lo studio e l'esperienza il bravo trader comprende una fondamentale verità: il mercato è imprevedibile, ma è comprensibile. In ogni momento può succedere di tutto, ma normalmente l'andamento medio del prezzo ci dice chiaramente qual'è la tendenza prevalente del mercato (vedi: Per stare sempre dalla parte giusta - 2). Egli deve imparare ad essere operativo solo se, e solo quando, ha idee ben chiare su ciò che sta avvenendo sul mercato, per poter aprire e gestire i suoi trade con un adeguato grado di sicurezza.

Il trader accorto ha poi bisogno di operare in una situazione personale di calma e tranquillità per evitare che ansia ed emozioni lo spingano in una condizione di confusione psicologica foriera di pericolosi errori. Per conquistare questa condizione ideale di distacco e freddezza è fondamentale che il rischio assunto con ogni singolo trade sia SEMPRE estremamente contenuto, in modo che, anche nell'eventualità che un trade si riveli sbagliato o sfortunato, la perdita sia limitata e tale da non poter MAI determinare un risultato negativo sull'andamento di lungo termine del proprio conto.

Per operare con il necessario distacco , come tutti i bravi trader già sanno, si raccomanda di rispettare la regola del 2%. Che vuol dire semplicemente di non impegnare mai più del 2% del proprio capitale di trading (vedi: 7 Regole quasi d'oro).
Non serve ripetere tutti gli ottimi e sottili argomenti che spiegano perché questa sia un regola fondamentale per un buon piano di trading. E' una regola saggia, da rispettare sempre. Per applicarla in pratica bisogna dimensionare il rischio di ogni singolo trade, calcolando che la perdita massima non deve in nessun caso superare il 2% di quanto c'è sul conto. Quindi, accendendo il computer, prima di cominciare ad osservare i grafici, si guarda l'importo disponibile sul proprio conto, si divide per 100 e si moltiplica per 2. Questa semplice operazione, fatta agli inizi di ogni seduta di trading, significa che, male che vada, il proprio conto subirà un piccolo graffio, ma MAI una ferita mortale. Questa consapevolezza ha l'effetto di un benefico tranquillante, una dolce camomilla in grado di eliminare lo stress dal trading.

Un ultimo consiglio è quello di adottare la mia regola del 60/40. Vediamo cos'è e a che serve. Abbiamo appena detto che il trader deve operare con un certo grado di sicurezza e solo quando gli risulta chiaro che cosa sta facendo il mercato. Ma, attenzione, capita spesso che anche una sicurezza eccessiva può trascinare in errore e causare perdite. A volte il fatto di aver conseguito a lungo buoni risultati e aver realizzato ampi profitti può indurre a sentirsi troppo sicuri delle proprie capacità, e può degenerare in presunzione. Si rischia così di dimenticare che, come abbiamo già spiegato, nei mercati domina il Caso (vedi: Complessità e caos)
 Per evitare gli eccessi di “confidenza” con il mercato e per operare con sufficiente distacco, il trader deve liberarsi dell'aspettativa associata ad uno specifico risultato. L'atteggiamento mentale migliore si può ottenere evitando di legarsi al modo in cui si prevede che vada ogni singolo trade. La regola del 60/40 serve a sottrarsi a questo eccesso di confidenza e a non dimenticare mai che il mercato è comprensibile ma anche imprevedibile. E' un regola estremamente semplice: ogni qualvolta si apre un trade, pur avendo la giusta fiducia nella propria ipotesi, bisogna prefigurare sempre che il mercato potrà evolvere verso 2 scenari alternativi, uno favorevole ed uno contrario; 60 e 40 sono le percentuali fisse da assegnare ai due scenari per essere sicuri al 100% di non cadere, senza rendersene conto, nell'errore di presunzione di saper prevedere il futuro (vedi: Il futuro è nelle mani di Giove). Ricordare questa regola quando si apre un trade significa che si è sempre preparati a 2 risultati diversi e che l'eventuale esito sfavorevole non potrà MAI farci un gran danno sotto il profilo finanziario e psicologico. Rispettando queste poche regole, il trader potrà operare libero da ansie e tormenti, nella condizione ideale per diventare un trader vincente.

“L’arte di vincere consiste nel calcolare prima tutte le possibilità
e stimare esattamente, quasi matematicamente, l’incidenza del Caso.”
                                  Napoleone Bonaparte

1 commento:

  1. Un saluto ai conduttori del blog e a tutti i seguaci. Seguirò anch'io, tempo permettendo, per schiarirmi le idee, ma rimarrò in background perché sono uno dei peggiori investiri e non ho quindi niente da insegnare (ho solo la cittadinanza onoraria di Waterloo e la disfatta è il mio unico vanto). Auguri di buon proseguimento.

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