lunedì 4 luglio 2011

Attenti alla linea

In alcuni precedenti post abbiamo mostrato come sia possibile e vantaggioso fare trading con strumenti semplici e “visuali” come le medie mobili, imparando a riconoscere e sfruttare la forza dei trend (vedi:Per stare sempre dalla parte giusta 2).
Oggi proveremo a migliorare le nostre chance grazie all'accorto utilizzo di uno dei più semplici aiuti visivi che il trader può utilizzare.
Supporti, resistenze, linee di trend e canali sono fra i più tradizionali strumenti di analisi tecnica dei mercati e, insieme alle medie mobili, quelli di più semplice ed intuitivo utilizzo. La maggioranza dei trader ne fa un uso frequente, ma molti lamentano che, nella pratica, risulta quasi sempre soggettivo ed arbitrario definire dove e come queste preziose linee devono essere inserite. Girando per i forum capita di vedere una quantità di grafici di ogni tipo, pieni di linee orizzontali, verticali e oblique che ognuno disegna con criteri diversi. In effetti è frequente, ed anche abbastanza curioso, vedere che operazioni apparentemente semplici come disegnare linee sui grafici risultino per molti una pratica piuttosto complicata.

Per la mia esperienza, queste semplici linee che possiamo tracciare sul grafico dei prezzi ci consentono di disporre di una sorta di “mappa” utile per orientare meglio il nostro trading. Agli aspiranti trader, che ancora non hanno ben studiato questa tipologia di strumenti, raccomando il necessario approfondimento e segnalo l'ottima sintesi che viene fornita a questo link (Supporti e Resistenze).

In estrema sintesi, un supporto è un livello di prezzo dove un ribasso potrebbe avere termine perché il mercato, intorno a quel livello, mostra un aumento della domanda ed una corrispondente diminuzione dell'offerta. Una resistenza, al contrario, è un livello di prezzo dove potrebbe terminare un rialzo perché il mercato, intorno a quel livello, mostra un aumento dell'offerta e una diminuzione della domanda. Perché succede? Non è del tutto spiegabile, ma è come se il mercato avesse una specie di memoria, benché tale memoria si dimostri, alla prova statistica, alquanto debole.

Imparare a tracciare correttamente e ad utilizzare proficuamente per il proprio trading queste linee, richiede a ciascun trader un lungo e paziente lavoro di test e di verifica; come ho già scritto, si impara davvero solo con l'esperienza, attraverso numerosi tentativi ed errori. Così, per facilitare il compito ai neofiti, provo a spiegare ciò che ho potuto verificare con la mia esperienza nel corso del tempo. Da questo momento, per brevità, chiamerò le linee di trend, i supporti e le resistenze, semplicemente “linee”, intendendo con tale termine riferirmi a tutto il gruppo.

Le “linee” hanno alcune fondamentali proprietà che è indispensabile conoscere:
  1. Tutte le linee sono, per così dire, gerarchiche, cioè il loro ordine di importanza è proporzionale all'arco temporale cui si riferiscono. Ad esempio, le linee tracciate su grafici mensili sono più importanti di quelle tracciate su tutti i timeframe inferiori.
  2. Quelle disegnate su picchi e valli estremi hanno maggiore rilevanza di quelle segnate sugli estremi visibili nelle fasi intermedie dei movimenti di prezzo.
  3. Le linee che mostrano di aver già fermato in passato dei forti trend sono proporzionalmente più rilevanti.
  4. Le linee che passano per un maggior numero di punti di contatto vanno considerate più affidabili di quelle con minori contatti.

Ma la questione di maggiore rilievo è la seguente: in quali punti vanno precisamente tracciate queste linee? Questo è il problema non compiutamente definito, che più fa discutere i trader e che per la discordanza delle opinioni, rende molti piuttosto scettici circa l'utilità delle “linee”.
Orbene, a me pare che, per rispondere correttamente a questa domanda, bisogna riflettere ancora una volta sul prezzo. Come sappiamo, all'interno di un qualsiasi intervallo di tempo si osservano continue oscillazioni con alti e bassi, frutto di rumore ed emotività, ma  il dato più rilevante ed affidabile è costituito dal prezzo di chiusura del timeframe.
Pertanto i punti più significativi a partire dai quali possiamo disegnare le nostre linee saranno i livelli estremi dei prezzi che possiamo facilmente osservare sui grafici di tipo lineare, i quali sono normalmente costruiti, appunto, sui prezzi di chiusura (vedi: Il Rumore dei mercati).















Questo ci consente di valutare con più precisione la tenuta dei supporti e delle resistenze e di evitare l'errore di credere che una momentanea violazione di un livello costituisca una definitiva rottura dello stesso, come si può osservare nel grafico a candele qui sotto. 












Personalmente, operando di preferenza su tempi medi, uno o più giorni, disegno la mia mappa a partire dai grafici lineari settimanali, sui quali disegno le mie linee di orientamento. I prezzi di chiusura settimanali sono particolarmente significativi in quanto, per un mercato globale come quello valutario aperto 24 ore, al di sotto dell'intervallo settimanale, in considerazione dei diversi fusi orari, le chiusure giornaliere e orarie non possono essere ritenute sincronizzate.

Per la mia operatività mi servo, poi, di grafici a candele, daily ed orarie. Ma su questi intervalli, tenendo conto delle asincronie dovute ai fusi orari, piuttosto che le chiusure considero più affidabili gli estremi high e low del prezzo.

E' superfluo spiegare perché i supporti e le resistenze sono in relazione inversa con la forza del trend, nel senso che quando più forte è il trend, più deboli saranno i livelli di supporti e resistenze; e, al contrario, con un trend debole ed incerto supporti e resistenze acquistano maggiore affidabilità.
Per concludere, last but not least, nel piazzare gli ordini e nella loro gestione, non bisogna MAI dimenticare che supporti, resistenze, linee di trend e affini vanno concepite come “aree” e non come “punti” precisi, perchè come si è detto i punti possono sempre essere momentaneamente attraversati sotto l'effetto del rumore e dell'emotività. Questo significa che aprendo un trade, ad esempio, in prossimità di un supporto, perché si sta osservando l'incerto dispiegarsi di un debole e provvisorio trend ribassista, conviene posizionare il proprio stop con un discreto margine al di sotto del supporto stesso. L'ampiezza dello stop sarà determinata in funzione del timeframe e in proporzione della volatilità media del periodo, oltreché della personale propensione al rischio.

"Ciò che chiamiamo Caso non è e non può essere altro che la causa sconosciuta di un effetto noto"
                                                                     Voltaire



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