domenica 3 luglio 2011

Il Rumore dei mercati

Nel corso della recente crisi finanziaria globale (2007-2010), mentre quasi tutti i titoli crollavano drammaticamente, il settore dell'editoria specializzata ha conosciuto un vero e proprio boom. Tutti erano a caccia di informazioni e spiegazioni su ciò che stava avvenendo, per capire se il mondo fosse davvero di fronte ad una riedizione della Grande Crisi del 1929.
In tale clima, un signore, che pochi prima conoscevano, di nome Nassim Nicholas Taleb, un trader e “consulente” presso importanti banche d’affari, ha pubblicato due libri che hanno suscitato un vastissimo interesse diventando in pochi mesi dei best seller mondiali: “Il Cigno nero” e “Giocati dal caso”. Sono testi di gradevole lettura, estremamente istruttivi ed arguti che ogni trader dovrebbe leggere. Non forniscono strumenti immediatamente utilizzabili sul piano operativo, ma possono rivelarsi preziosi per chi vuole migliorare il proprio livello di cultura finanziaria. Appartengono a quel genere di letture, talmente ricche e dense, da aprire nuovi orizzonti non solo nell'ambito della materia trattata, ma in campi scientifici ben più vasti. Entrambi i testi descrivono e spiegano come e perché nell'economia e nei mercati finanziari tendono a verificarsi piuttosto frequentemente eventi imprevedibili e casuali.
Per invogliare i miei lettori a conoscere meglio le idee di Taleb e per fare un nuovo passo avanti verso un approccio logico al trading, mi soffermerò sinteticamente su uno, non il principale, argomento esplorato nel suo “Giocati dal caso”: il rumore, o noise. dei mercati.
Il termine noise, applicato all’andamento dell’economia e dei mercati finanziari, fu coniato dal matematico Fischer Black nel 1986. E' importante ricordare che Black ha dato un contributo fondamentale alla definizione della famosissima formula Black-Scholes-Merton, modello di formulazione del prezzo per le opzioni su azioni di tipo europeo, formula premiata con il Nobel per l'economia. L'apporto che Fischer Black ha dato allo sviluppo della teoria e della pratica finanziaria è giustamente considerato “epocale”. Black, nel corso delle sue ricerche di matematica, aveva notato una evidente somiglianza fra l’equazione risultante dai suoi studi sui mercati e l’equazione del calore e, a partire da tale costatazione, sviluppò la sua teoria approfondendo le analogie fra sistemi complessi così apparentemente diversi. Secondo Black il rumore dei mercati era il prodotto di una quantità di elementi in grado di perturbare costantemente il mercato: errate informazioni, valutazioni non accurate, dati imprecisi, in grado di stimolare gli operatori ad attività speculative di breve periodo.
L'insieme di questi elementi, per così dire, di “disturbo”, oggi comunemente definiti “rumors”, che non sono in alcun rapporto con i fattori fondamentali e le informazioni rilevanti che realmente determinano i trend di mercato, tendono a generare confusione e a complicare le valutazioni “oggettive” che il trader prudente ha necessità di formulare.

Contribuiscono al “rumore” le voci di nuove operazioni finanziarie, le indiscrezioni su accordi segreti tra aziende o imminenti decisioni aziendali e, persino, gli annunci di politiche in grado di muovere il mercato. Questo tipo di notizie a volte è verosimile, e contiene spesso una parte di verità.

In un ambiente perennemente a caccia di informazioni, i rumors si diffondono con estrema facilità, perché c'è un comprensibile e forte desiderio di avere a disposizione delle conoscenze che permettano di agire in anticipo, e tale desiderio produce una debole capacità critica in chi deve ponderare le voci e le relative oscillazioni dei prezzi.

Taleb prende in considerazione la difficoltà di distinguere fra informazioni rilevanti e i dati di “disturbo” e polemizza con i giornalisti finanziari, che per mestiere propinano elementi informativi di scarsa affidabilità fornendo pseudo spiegazioni, a posteriori, a qualsiasi movimento di prezzo, con la pretesa “ridicola” di attribuire significato ad ogni piccolo fenomeno di mercato, che secondo Taleb può, al contrario, essere frutto di pura casualità.

Così Taleb raccomanda di filtrare il rumore per poter distinguere fra informazioni rilevanti ed irrilevanti e mostra, con le immagini che seguono, come questo può essere reso graficamente, utilizzando una semplice media.





















In effetti, poiché, come sappiamo, il prezzo incorpora ad ogni momento tutte le informazioni e le aspettative disponibili per la massa degli operatori su uno specifico mercato, il movimento del prezzo può essere considerato come condizionato dal rumore, mentre il suo andamento medio ci fornisce una più affidabile informazione.

Consapevole della problematica del rumore, il trader prudente deve adottare alcuni fondamentali accorgimenti:
  1. selezionare le proprie fonti informative,
  2. cercare un minore numero di informazioni ma di rilevanza superiore,
  3. valutare il mercato in base al suo andamento medio piuttosto che sugli estremi di prezzo,
  4. pianificare il proprio processo decisionale,
  5. impegnarsi in un minor numero di trade attentamente ponderati.

Usando la logica ed imparando a riconoscerlo, è possibile trasformare il rumore dei mercati in un fattore utile al nostro trading, un elemento che, anziché indurci in errore, può essere sfruttato a proprio vantaggio.
    Concludendo, il trader deve sapere che piuttosto che correre dietro a movimenti volatili del prezzo nel breve periodo, conviene assumere decisioni sulla base di informazioni più selettive ed affidabili, fornite appunto dagli andamenti medi dei prezzi su orizzonti di medio e lungo periodo.


                                                      “Me l'hanno raccontato e ho dimenticato, 

 l'ho visto e ho capito, 
 l'ho fatto e ho imparato.” 
                                                                      Confucio 


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1 commento:

  1. Sergio, ho il tuo articolo qui sul pc e a fianco sulla scrivania "Giocati dal caso" fresco di lettura. Bellissimo libro da cui si possono trarre spunti interessanti, su rumore, probabilità e logiche "controintuitive".
    Saluti

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