giovedì 7 luglio 2011

4 passi nel trading

Il tema del miglioramento delle prestazioni personali è uno degli argomenti più dibattuti ed attuali in quasi tutti i settori di attività. In tutto il mondo, equipe di alto livello studiano e sperimentano nuove tecniche di addestramento e potenziamento delle prestazioni individuali nello sport e nelle aziende, con risultati spesso sorprendenti. In alcuni campi della ricerca in psicologia e, in particolare, nelle cosiddette scienze di programmazione neuro linguistica, si conducono studi molto avanzati tesi a definire tecniche e procedure per ottenere il massimo dal potenziale umano.
In questo articolo mi propongo di utilizzare alcune tesi della PNL1 per tracciare, in sintesi, un percorso utile per chi intraprende l'attività di trading.

Il trading possiede il fascino delle grandi sfide che tipicamente attraggono le persone disposte a mettere alla prova le proprie abilità, coscienti che ogni sfida richiede l'accettazione dei rischi ad essa correlati. Contrariamente a quanto superficialmente si può immaginare, spesso il trader non è semplicemente uno speculatore interessato soltanto al risultato economico, quanto piuttosto un individuo attratto dalla possibilità di giocare una partita squisitamente culturale, intellettuale e psicologica.
Inizialmente, chi si affaccia per la prima volta al mondo del trading è mosso dalla curiosità e dal desiderio di capire se è vero, come si racconta e come suggerisce molta pubblicità, che è facile guadagnare soldi investendo dal proprio computer nel tempo libero. Più o meno presto, la maggior parte dei novizi si rende conto che, al contrario, il gioco non è affatto facile, ci rimette pochi o tanti soldi e lascia perdere. Alcuni più determinati e tenaci, invece, dopo i primi passi e le prime inevitabili disavventure, non si scoraggiano, riflettono sull'esperienza che hanno realizzato e decidono di accettare la sfida.
Ciò premesso, mi sembra interessante provare a descrivere per grandi linee, alla luce delle nuove teorie neuro linguistiche, il cammino che necessariamente occorre compiere quando si aspira a vincere la partita del trading. E' un percorso di conoscenze ed esperienze che possono essere definite per gradi di avanzamento, stadi da raggiungere o passi da compiere.

Schematizzando, ogni trader deve compiere i seguenti 4 passi:

  1. Incompetenza inconsapevole
  2. Incompetenza consapevole
  3. Competenza consapevole
  4. Competenza inconsapevole.

Vediamo in cosa consistono.

  1. Incompetenza inconsapevole
    E' in effetti il livello “base” di chi ha appena scoperto il trading e comincia a fare le sue prime prove senza disporre di nessuna formazione ed esperienza. E' facile immaginare che in questo stadio il trader neofita dovrà necessariamente sperimentare esperienze frustranti, anche se, di tanto in tanto, qualche suo trade potrà rivelarsi per mera casualità fortunato.
    Non conosce il nemico e nemmeno se stesso, sa poco o nulla dei mercati e della loro complessità, delle leve, delle correlazioni, della volatilità, del money management, di fondamentali e di tecniche, di processi decisionali in condizioni di incertezza, di psicologia. Crede che l'andamento del mercato sia prevedibile e si illude di poterlo affrontare perché si sente forte della sua capacità razionale. Cerca tecniche vincenti su internet, cambia e sperimenta, ma troppi fattori giocano contro di lui e lo inducono ad una operatività ingenua e casuale, emotiva e, naturalmente, perdente (vedi: 7 Errori tipici).
  2. Incompetenza consapevole
    Chi non si è fermato al primo passo ed ha raggiunto questo livello, ha saputo far tesoro delle sue prime esperienze ed ha acquistato consapevolezza della propria incompetenza. Le perdite lo hanno indotto a dubitare delle tecniche che usa e della sua capacità di autocontrollo. Sa di non sapere. E non è poco. Si trova nella situazione di chi ha provato a salire su una bicicletta e a pedalare, ma si è reso conto di quanto deve ancora imparare per diventare un ciclista. A questo stadio, il trader ha già accumulato una importante esperienza e, se ha deciso di proseguire il percorso, fa un bilancio delle proprie incompetenze e si impegna a studiare tutto ciò che ritiene utile per colmare il deficit di conoscenza che lo penalizza (Vedi: La tecnica perfetta).
  3. Competenza consapevole
    Il trader che perviene a questo livello è finalmente consapevole e preparato. Ha accumulato conoscenza ed esperienza. Sa che il mercato non è facilmente prevedibile ed ha capito quanto incide la capacità di autocontrollo psicologico nel proprio rendimento. Conosce il nemico e sé stesso. Il trading per lui è un campo ampiamente esplorato e non può nascondere pericoli sconosciuti. Può contare sulla sua abilità, ma sa anche di dover essere costantemente vigile e prudente. Le sue analisi e i suoi trade cominciano a rivelarsi sempre più frequentemente corretti e profittevoli, tuttavia sa di dover valutare con attenzione ogni mossa perché sa anche che un errore potrebbe costargli molto. La sua è una abilità consapevole, ma non ancora abituale, non ancora “naturale” ed “inconscia”.
    Ha imparato e “sa” di sapere molto, ma è nella situazione di chi riesce a stare in equilibrio sulla bicicletta, a pedalare e ad andare nella direzione scelta, ma deve ancora pensare ad ogni movimento che compie se vuole evitare di sbandare o cadere (vedi: 7 Regole quasi d'oro).
  4. Competenza inconsapevole
    E' l'ultimo passo che porta alla meta: è la condizione da raggiungere per essere, di fatto, un vero trader vincente. A questo livello c'è piena padronanza del trading. Si è completata la propria formazione culturale, tecnica e psicologica; si dispone delle conoscenze necessarie e di sufficiente esperienza per affrontare il mercato con il giusto grado di sicurezza e con “semplicità”, liberi dal timore di commettere errori davvero perniciosi.
    A questo stadio, fare trading è diventata una abilità “naturale” ed “inconscia”, si è acquisita la capacità di operare senza dover continuamente calcolare ogni mossa che si sta facendo. Cavalcare i trend di mercato è un abitudine, come per un ciclista di grande esperienza, che può andare in bicicletta anche lasciando il manubrio. Si è finalmente giunti oltre la consapevolezza e la conoscenza ed essere un trader è ormai parte della propria identità. E' lo stadio che consente di conseguire risultati di assoluta eccellenza (vedi: La posizione Zen).

Chi legge può fare un rapido bilancio delle proprie competenze ed esperienze, riconoscere abbastanza facilmente il livello a cui è pervenuto e valutare quanto ancora è lungo il cammino che, eventualmente, gli rimane da compiere. Mi auguro che questa mia sintesi, fornendo elementi per soppesare le proprie forze e debolezze e sollecitando a guardare con realismo al personale rapporto con il trading, possa risultare utile ai molti trader che stanno faticosamente avanzando nel proprio percorso formativo.



"Il profitto è la naturale conseguenza di un lavoro fatto bene"
Henry Ford



1Programmazione neuro linguistica

2 commenti:

  1. Interessante, però io nn riesco a capire se sono al secondo o al terzo stadio

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  2. Neanche io riesco a capire a che stadio sono, vado avanti e solo il tempo potrà dirlo. La cosa che piu' ha colpito e in cui mi riconosco è che nel trading il lato economico puo' esser quasi secondario al fascino di una sfida "culturale, intellettuale e psicologica".
    Saluti

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