mercoledì 31 agosto 2011

Allarme Italia

L'Italia è in grossi guai. Rischiamo di farci seriamente male, ben oltre i costi delle manovre finora annunciate, che solo i pochi soliti dovranno pagare. L'Italia intera è davvero in pericolo, ma non perché , come molti ancora credono, ha un debito pubblico troppo alto, né perché il bilancio dello Stato non è in equilibrio. Molti altri Paesi industrializzati stanno in una situazione più o meno simile alla nostra senza per questo correre i rischi che stiamo correndo in queste settimane. Dal punto di vista dei conti pubblici, alcuni Paesi, compresi USA, Gran Bretagna e Giappone stanno anche molto peggio di noi, ma non rischiano come il nostro Paese.
D'altra parte il debito pubblico italiano è più o meno lo stesso da 20 anni (in effetti è aumentato davvero di poco) e lo sbilanciamento deficit/PIL è simile, o addirittura inferiore a quello degli altri Paesi avanzati.
Dove nasce, allora, il problema dell'Italia? Semplice: il mondo, la BCE e i mercati finanziari fanno capire che cominciano a non fidarsi più di noi come nazione capace di onorare il proprio debito. Il vero deficit che minaccia di farci precipitare in un mare di grossi guai è un deficit di credibilità, di affidabilità e, appunto, in una parola, di “credito”.

Se cerchiamo la parola credito nel dizionario online Sapere.it, in sintesi, troviamo :
1 il credere, l’essere creduto; credibilità: trovare credito; ... 2 buon nome, pubblica stima; fiducia, reputazione, considerazione: meritare credito; ….. 3 ( dir.) condizione di chi ha diritto alla restituzione di una somma di denaro, all’esecuzione di una prestazione o al pagamento del suo corrispettivo in denaro; ... 4 ( econ.) trasferimento da un soggetto a un altro di somme di denaro o di altre forme di potere d’acquisto, solitamente in cambio della corresponsione di un interesse: far credito; apertura di credito5 l’attività economica e bancaria connessa con le operazioni di credito.
E se cerchiamo nella Rubrica dei sinonimi e contrari, troviamo:
1. Sinonimi- credibilità, attendibilità, fiducia, reputazione, considerazione, stima, prestigio, fama; influenza, autorità.
2. Contrari- inattendibilità, discredito, disistima, sfiducia.

Il rischio che corre oggi l'Italia è quello di non avere più la fiducia di coloro che devono continuare a farci credito comprando i nostri titoli di debito e, al punto in cui siamo, nemmeno da parte della BCE che nelle scorse settimane è già intervenuta come “creditore di ultima istanza” comprando titoli di stato italiani per 30 miliardi di euro. In subordine, rischiamo di dover pagare d'ora in poi interessi sostanzialmente più gravosi per invogliare i mercati riluttanti a prestare ancora soldi a un Paese che non si mostra seriamente impegnato a tagliare le proprie spese, ad eliminare gli sprechi, a darsi un assetto politico e amministrativo meno corrotto e più efficiente, come si richiede normalmente ad un Paese che ha bisogno che gli si presti denaro.
Il problema vero, quindi, non è il debito pubblico né il deficit di bilancio sul PIL, ma il discredito del governo e, più in generale, della politica italiana.
Ogni giorno che passa la situazione dell' Italia si complica. Il tempo gioca contro l'Italia perché più si tarda a dare forti segnali di serietà, più salati saranno gli interessi da pagare per farci prestare nuovi soldi. In più, da un giorno all'altro un qualsiasi evento esterno o interno, un imprevedibile cigno nero potrebbe scatenare una ondata di panico dei mercati che ci porterebbe molto vicini al default, ad una situazione simile a quella della Grecia o, date le dimensioni economiche dell'Italia, anche peggio.
Perciò molti italiani, ed io con loro, sono estremamente preoccupati per il fatto che il governo, già responsabile della crisi di fiducia e del discredito internazionale di cui soffre l'Italia, continua a tergiversare sulle misure da adottare, offuscando ancora di più la credibilità dell'intero Paese e mostrando di sottovalutare pericolosamente i rischi che stiamo correndo.

Nessun commento:

Posta un commento