lunedì 20 giugno 2011

Se salta la Grecia...

Scusate la digressione. Ma succedono cose che è necessario conoscere e sulle quali bisogna necessariamente riflettere.

Dopo l'agenzia Standard & Poor's anche Moody's il 17/06/11 ha dichiarato che potrebbe tagliare il rating ai titoli di Stato dell'Italia. Moody's ha annunciato in una nota di aver posto il giudizio di «Aa2» assegnato all'Italia sotto revisione in vista di un possibile ribasso. Il rating , come si sa, è il «voto» sulla sostenibilità del debito pubblico. Questa è la motivazione dell'avviso all'Italia: «Le sfide sul fronte della crescita sono dovute a debolezze strutturali dell'Italia e ad una probabile crescita dei tassi di interesse nel prossimo futuro». I rischi sono collegati alla capacità del governo italiano nell'attuazione dei piani di consolidamento dei conti pubblici che sono richiesti per ridurre l'indebitamento italiano e mantenerlo a livelli sostenibili.
Ed ecco le parole pronunciate il giorno dopo, 18/06/11 dal presidente dell'Eurogruppo, Jean Claude Juncker: ''Un’eventuale bancarotta della Grecia potrebbe contagiare Portogallo e Irlanda, come anche paesi con alto debito come il Belgio e l’Italia, prima della Spagna'', sottolineando che il default di Atene avrebbe conseguenze "catastrofiche" per la moneta unica europea. Juncker ha criticato Nicolas Sarkozy e Angela Merkel, riguardo l'idea di una partecipazione volontaria delle banche al salvataggio della Grecia, sottolineando che ''Si gioca con il fuoco”. Per Juncker la partecipazione dei privati al salvataggio è un grosso pericolo perchè può far sì che le agenzie di rating collochino Atene nella categoria degli 'insolventi', "con conseguenze catastrofiche per la moneta unica''.
Il grafico mostra i nuovi colori dell'Europa. Aumentano i Paesi decisamente in rosso ed anche la verde Germania mostra una tinta sempre più sbiadita di verde tendente al giallo.


Non è un bel vedere e c'è da essere piuttosto allarmati. Ma la cosa non preoccupa più di tanto il noto economista Bossi Umberto, ministro della Repubblica Italiana che, il giorno dopo le entusiasmanti notizie provenienti dall'Eurogruppo e da Moody's, ha perentoriamente ordinato al collega Ministro delle Finanza di abbassare subito le tasse. Ed ecco le parole di Bossi: "Caro Giulio, se vuoi avere ancora i voti della Lega in parlamento nelle tue proposte di legge, non puoi toccare più i comuni, gli artigiani e le piccole imprese, altrimenti rimetti in ginocchio il Nord. Per adesso e per il futuro, lascia stare i comuni, soprattutto quelli virtuosi. Bisogna riscrivere il patto di stabilità". Bossi ha anche ricordato che pure Berlusconi è favorevole ad abbassare le tasse, "dall'altra parte Tremonti sostiene il contrario, che non si può abbassare le tasse perché i mercati, Londra, Wall Street ci distruggerebbero e si potrebbe fare la fine della Grecia. Ma è chiaro che qualcosa per abbassare la pressione fiscale, un po' di soldi si possono trovare".

Visto ciò che dice il capo del partito che tiene in piedi il governo italiano, si può facilmente immaginare cosa penseranno quelli che dovranno prossimamente acquistare i BOT e gli altri Titoli del Tesoro per rifinanziare il debito italiano.

Ripeto: scusate la digressione, torneremo subito a parlare di trading.


              "La follia è a discrezione della maggioranza." 
                                                    Anonimo 


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